Cani randagi trasformati in hotspot: il progetto artistico che viola il benessere animale

Ekaterinburg è stato lanciato il progetto artistico “Life-Fi“, promosso nell’ambito del Stenograffia street art festival, realizzato dal collettivo the artist collective Hot Singles in collaborare con ZOOzashchita e sostenuto dall’operatore locale Motiv.

Nell’iniziativa sono stati utilizzati i cani randagi dei rifugi come veri e propri hotspot Wi-Fi mobili. Esemplari ai quali sono stati posti degli zaini contenenti router da 500 grammi in modo che distribuiscono internet gratuito per le strade, anche in assenza di connessione mobile, con lo scopo dichiarato di attirare l’attenzione sui randagi e incentivarne l’adozione. A seconda di quanto sostenuto dal collettivo di artisti

Nonostante gli obiettivi di sensibilizzazione, numerose fondazioni benefiche e attivisti, come la RAY Foundation e la Nika Foundation, hanno sollevato forti dubbi sull’etica e sulla sicurezza del progetto. Il nodo centrale della polemica risiede nell’oggettificazione morale dei cani: gli animali vengono trattati come una “funzione” o un mero “espediente pubblicitario” anziché come esseri viventi meritevoli di amore e cure per il semplice fatto di esistere.

Un’altra seria preoccupazione riguarda lo stress e il potenziale pericolo per gli animali. La presenza costante del dispositivo (lo zaino) e la conseguente maggiore attenzione da parte dei passanti possono causare un notevole disagio. Esiste il rischio concreto che un cane, seppur non aggressivo, possa reagire al fastidio o allo stress, e in tal caso sarebbe l’animale a subirne le conseguenze. A questi timori si aggiungono i rischi per la sicurezza pubblica e animale: l’avvocato Sergei Egorov ha espresso il timore che i cittadini possano essere tentati di dare la caccia ai cani con l’intento di rubare i router.

Infine, l’utilità sociale del progetto è messa in discussione. Vladimir Burmatov della Duma di Stato ha criticato l’iniziativa sostenendo che “sarebbe di gran lunga più efficace concentrare le risorse nel portare i cani nei rifugi e nel sanzionare chi li abbandona, anziché impiegarli in un servizio tecnologico”.

Più che un progetto innovativo, l’iniziativa appare come una campagna pubblicitaria dell’operatore mobile. Non solo potenzialmente rischiosa e ingiustificata per gli animali.

Fonte: takiedela.ru

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